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Jarre (nato il 1251) era uno scrivano di Ellander ed ex soldato, che da adolescente aveva studiato al Tempio di Melitele.

Biografia[]

Era magro come un insetto stecco, sgraziato, indossava abiti troppo larghi che odoravano di inchiostro e polvere, aveva sempre i capelli unti e sul mento, invece della barba, c'erano sette o otto peli lunghi, di cui circa la metà scaturiva da una grossa verruca.
La descrizione di Ciri, pag. 266 Il Sangue degli Elfi (edizione britannica).

Studi con Nenneke[]

Nel 1267, studiò come apprendista scrivano al Tempio di Melitele nelle capitale di Ellander sotto tutela di Nenneke. Appassionato del suo lavoro, trascorreva più tempo nella biblioteca del tempio che in città, con lunghe giornate e notti a studiare, copiare e illuminare volumi. Per mantenerlo concentrato sul suo lavoro, Nenneke gli proibì di passare del tempo con le sacerdotesse, anche se divenne amico di Ciri e se ne innamorò segretamente. Le raccontò della tensione nella Dol Angra e dei volumi che aveva letto sulla guerra e sulla politica.[2]

Battaglia di Brenna[]

Più tardi, Jarre decise di fuggire dal Tempio in modo da poter arruolarsi nell'esercito volontario di Mahakam, sperando di trovare Ciri, ma alla fine fu assegnato alla Povera Fanteria Fottuta, insieme al suo "amico" d'infanzia Melfi. La PFF, sotto comando del voivoda Bronibor, combatté nella Battaglia di Brenna e fu incaricata di bloccare l'avanzata nilfgaardiana fino all'arrivo dei rinforzi. Composta da fanti comuni con poca o nessuna esperienza di combattimento di fronte alla cavalleria pesante del nemico, il PFF subì numerose perdite e Jarre perse la mano sinistra nella battaglia. Nonostante la loro mancanza di esperienza, la fanteria riuscì a fermare i nemici.[3]

Vita successiva[]

Poco dopo la battaglia, nel carro che trasportava i feriti, Jarre conobbe la sua futura moglie Lucienne. Molti anni dopo, scrisse un libro intitolato "Annales seu Cronicae Incliti Regni Temeriae" dove raccontò della Battaglia di Brenna.[3]

Galleria[]

Riferimenti[]

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