Witcher Wiki
Advertisement
Witcher Wiki

Template:Infoboxpersonaggio3 Olgierd von Everec è un nobile redaniano nonché un ufficiale, noto per la sua abilità in combattimento e la sua propensione a correre rischi. Attualmente è l'atamano della Compagnia libera dei redaniani, i cui membri sono conosciuti come "i selvatici".

È un personaggio principale nell'espansione Hearts of Stone.

Missioni associate[]

Voce del Diario The Witcher 3[]

A tutt'oggi, non conosco la ragione che convinse Geralt a investigare sul contratto affisso da Olgierd von Everec. La leggendaria curiosità del witcher? Un portamonete minacciosamente leggero? O forse una forza nefasta? Qualsiasi fosse l'impulso che dettò le sue azioni, Geralt decise di far visita al famigerato nobile e di riscuotere la taglia sulla testa del mostro delle fogne.

Sin dal loro primo incontro, Geralt capì che Olgierd era un vero personaggio. Capeggiava una sorta di banda che adorava il terreno che calpestava, ma era anche un individuo molto diverso dagli altri: era colto, amante delle arti e seguiva una specie di codice d'onore. Geralt intuì anche qualcosa di indefinibile, qualcosa che anni dopo avrebbe definito "un vuoto che implorava di essere colmato".
Geralt in seguito tornò alla residenza dove aveva incontrato per la prima volta Olgierd e la sua banda, trovandola in preda alle fiamme. Scoprì ben presto che la proprietà non apparteneva a Olgierd ma era stata semplicemente requisita dal nobile e dai suoi uomini, che si erano spinti troppo in là con le loro baldorie. Olgierd non se la prese per la loro esuberanza pirotecnica, ma considerò l'omicidio del signore del maniero come una crudeltà eccessiva e ordinò la decapitazione del colpevole. Geralt entrò in scena nel bel mezzo dell'esecuzione. Nel tumulto che ne risultò, fece una scoperta clamorosa: Olgierd von Everec era immortale.

E l'immortalità rappresentò solo la prima rivelazione sconvolgente riguardo a Olgierd. Il Signore degli Specchi rivelò che i due avevano siglato un patto: in cambio del ripristino della sua posizione e della sua ricchezza, Olgierd aveva promesso al Signore degli Specchi qualcosa di molto personale (cosa, esattamente, Geralt non lo sapeva ancora). Questo contratto recava una bizzarra clausola: prima che potesse considerarsi onorato e che il Signore degli Specchi potesse riscuotere il fio, avrebbe dovuto esaudire tre desideri di Olgierd. Non poteva però farlo di persona, ma attraverso un tramite. La scelta per questo ruolo cadde su Geralt, che così si trovò invischiato in un accordo privato tra un nobiluomo immortale e il misterioso Gaunter O'Dimm.

Scoprendo che Geralt avrebbe esaudito le sue richieste, Olgierd non sprecò tempo e dichiarò la sua prima sfida: che gli si procurasse la casa di Maximilian Borsodi, e che si facesse divertire suo fratello Vlodimir come mai prima di allora...
Esaudire i desideri di Olgierd si dimostrò impegnativo ma utile, perché Geralt finì con lo scoprire molto di più sullo strano nobile, e la vicenda che si dipanò avrebbe potuto far piangere anche un ciclope.

Molto tempo prima, Olgierd si era innamorato perdutamente di Iris, una giovane e splendida fanciulla appartenente a una famiglia benestante. I suoi genitori avevano accettato la sua proposta di matrimonio e tutto sembrava prospettare un lieto fine, quando una tempesta di sfortune si abbatté sulla famiglia con Everec. Una serie di decisioni sbagliate e qualche anno di pessimi raccolti indebitò pesantemente il casato. I Borsodi rilevarono quindi il loro debito e, facendo valere brutalmente le loro condizioni, costrinsero gli Everec al fallimento. I genitori di Iris cambiarono quindi idea sul futuro marito della loro figlia, revocando la loro approvazione a Olgierd e promettendo la giovane in sposa a un principe di Ofier che si era recato a Oxenfurt per condurre i suoi studi. In preda alla disperazione, Olgierd si rivolse al Signore degli Specchi e ben presto ritornò in possesso dei suoi averi, del suo potere e anche della sua sposa. Tutto sembrava essere tornato come prima, finché non scoprì l'effetto indesiderato dei suoi desideri: il suo cuore stava lentamente indurendosi sino a diventare di pietra.

Il witcher stava per concludere il patto tra Olgierd e il Signore degli Specchi. Significava forse che tutto sarebbe tornato come prima? Geralt non ne era così sicuro. Una domanda continuava a tormentarlo: che cos'era quella cosa "molto personale" che Gaunter O'Dimm avrebbe dovuto riscuotere da Olgierd?
Se Geralt sceglie di aiutare Olgierd:
Quando Geralt capì che il Signore degli Specchi stava puntando alla posta più alta, l'anima stessa di Olgierd von Everec, decise che non poteva stare a guardare. Trovò il modo di ingannare l'essere demoniaco e di aiutare Olgierd a reclamare la sua anima. Liberato dal patto e col cuore libero, Olgierd ringraziò Geralt e gli donò la sua spada, un cimelio di famiglia da generazioni. Il witcher si incamminò verso il tramonto.
Se Geralt non aiuta Olgierd:
Geralt non dovette attendere a lungo prima di scoprire quale fosse l'oggetto del patto tra Olgierd von Everec e Gaunter O'Dimm. In cambio della restituzione delle fortune di famiglia, dell'onore e del matrimonio con Iris, Olgierd aveva acconsentito a cedere al Signore degli Specchi la sua anima. Geralt poteva solo assistere mentre O'Dimm riscuoteva il suo pagamento. Così si concluse la triste storia di Olgierd von Everec, un uomo vissuto come se il domani non esistesse, che banchettò come se non avesse mai conosciuto la gioia e conobbe un amore così grande da essere disposto a cedere la sua stessa anima per conquistarlo.
oppure
Geralt non dovette attendere a lungo prima di scoprire quale fosse l'oggetto del contratto tra Olgierd von Everec e Gaunter O'Dimm. In cambio della restituzione delle fortune di famiglia, dell'onore e del matrimonio con Iris, Olgierd aveva acconsentito a cedere al Signore degli Specchi la sua anima. Geralt conosceva un modo per fermare il piano, ma per qualche ragione non fece nulla e si limitò ad assistere mentre O'Dimm riscuoteva il suo pagamento. Così si concluse la triste storia di Olgierd von Everec, un uomo vissuto come se il domani non esistesse, che banchettò come se non avesse mai conosciuto la gioia e vittima di un amore così grande da essere disposto a cedere la sua stessa anima per conquistarlo.

Galleria[]

Advertisement